Cominciamo
con i numeri:
8
- gli anni di attesa, anni in cui ci si ripeteva: “Magari,
l’anno prossimo…” ;
6
- del mese di agosto 2012, la partenza;
25
circa - le ore di volo totali;
18
– i giorni di permanenza;
3180
- i km percorsi in auto.
Aeroporto
Jose Marti, ore 11 di sera, caldo umido e gambe pesanti. Non vediamo
né capiamo nulla, non ci rendiamo conto di essere arrivati.
Ci
accoglie Maria, ci conduce a casa. Dobbiamo dormire. Il risveglio
ancora più traumatico: siamo all’Havana ma mentalmente ancora a
Milano.
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Plaza de la Catedral |
Habana
Vieja, Malecon, Plaza de la Catedral, Faro del Morro, i murales di
Che Guevara e della Revolucion, la Bodeguita del Medio, la
eco dei racconti di Hemingway…
A
piedi o in auto, occhi al cielo, abbigliamento leggero e macchina
fotografica. Non serve altro.
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Malecon |
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Baia dei Porci |
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Si
riparte, destinazione zona più umida della Isla Grande: Ciénaga de
Zapata, Playa Larga.
Riserva naturale, rifugio di rare specie di
uccelli e culla faunistica ricca e diversificata.
Difficile
ambientarsi, il caldo ci opprime ma l’avventura all’interno del
parco naturale è magica.
Baia
dei Porci: spiaggia deserta, ancora ben visibili resti di trincee e
relitti di navi americane. L’atmosfera è surreale.
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Riserva naturale |
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Si
riparte. Tappa a Cienfuegos, “Perla del Sur” e patrimonio
dell’Unesco. Abbiamo solo il tempo di un panino e una Bucanero: il
viaggio è ancora lungo.
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Trinidad | |
Eccoci
a Trinidad: al tramonto la città è un tripudio di colori e
l’atmosfera è da brivido lungo la schiena. La nostra casa è
accogliente, in perfetto stile coloniale, i padroni di casa
deliziosi. Trinidad è tradizione, musica in piazza, visi che ti
scrutano dalle inferriate, mojitos, odore acre di fieno e letame,
vicoli ciottolati.
Vorremmo
rimanere qualche altro giorno ma decidiamo di montare in macchina di
primo mattino. Il desiderio di visitare quanti più luoghi possiamo è
forte…
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Piazza di Las Tunas |
Tardo
pomeriggio arrivo
a Las Tunas: regione meridionale poco turistica. Anche qui i colori
della piazza principale e delle case particulares coloniali ci
lasciano a bocca aperta. Trascorriamo i giorni forse più divertenti:
ci innamoriamo della cittadina e dei nuovi amici e soprattutto
godiamo della compagnia di un gruppo di eccellenti artisti che suona
tutte le sere per noi!
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monumento a Che Guevara |
E’
arrivato il momento di risalire l’isola. Dopo un paio d’ore di
viaggio ci fermiamo a Santa Clara: l’immensa piazza è sovrastata
dalla statua di Che Guevara. C’è silenzio e raccoglimento:
chiudendo gli occhi quasi si odono le grida dei guerriglieri i cui
visi e le gesta sono scolpiti sulla pietra.
Percorriamo
altri 200 km e arriviamo a Varadero: qui la vera Cuba si perde tra
resort di lusso e discoteche alla moda ma riusciamo a goderci gli
ultimi 4 giorni di puro relax: spiaggia, mare, sole.
L’avventura
volge al termine. Torniamo a Milano…
Tutt’oggi
ci poniamo una domanda: quando ritorneremo?!
Anna
V