Soprattutto, ci sarà felicità e gioia di vivere invece di nervi consumati, stanchezza e dispepsia: Il lavoro richiesto sarà sufficiente per rendere dilettevole il tempo libero, ma non abbastanza per provocare esaurimento, e poiché gli uomini non saranno stanchi durante il loro tempo libero, essi non richiederanno soltanto quei divertimenti passivi e insulsi. Almeno l'1% probabilmente dedicherà il tempo non trascorso in un lavoro professionale a svolgere qualche ricerca di pubblica importanza, e, poiché essi non dipenderanno da queste ricerche per il loro sostentamento, la loro originalità potrà esprimersi liberamente, e non ci sarà bisogno di conformarsi ai modelli imposti da antiquati sapientoni. Ma non è solo in questi casi eccezionali che si faranno sentire i vantaggi del tempo libero. Gli uomini e le donne comuni, avendo la possibilità di una vita felice, diventeranno più gentili, meno importuni e meno portati a considerare gli altri con sospetto. Il gusto per la guerra scomparirà, in parte per questa ragione ed in parte perché implicherebbe un lungo e severo lavoro per tutti. Una natura buona è, di tutte le qualità morali, l’unica di cui il mondo ha più bisogno, ed essa è il risultato della tranquillità e della sicurezza, non di una vita di ardua lotta. I moderni metodi di produzione ci hanno dato la possibilità di ottenere tranquillità e sicurezza per tutti; noi invece abbiamo scelto di avere superlavoro per alcuni ed inazione per altri. Fino ad ora abbiamo continuato ad essere industriosi quanto lo eravamo prima di avere le macchine; in questo siamo stati folli ma non c'è ragione di continuare ad essere folli per sempre.
Matisse, Le bonheur de vivre, 1905-1906 Barnes Foundation, Merion, PA