lunedì 31 maggio 2010

Diario dal Sol Levante n°4

5 Maggio

Un caldo devastante mi sveglia alle 3 del mattino, poi ricollasso subito.
Ad ogni modo oggi fa davvero caldo. Prima tappa Kodokan: il più antico
judojo di tutto il Giappone, per vedere se riesco a farmi ammettere. Vengo rimbalzato o meglio, mi viene detto che dovrei pagare iscrizione iniziale, più un mese, più il judogi, quindi, vengo rimbalzato.
Mi dirigo un po' incristato ad Harajuku dove ci sono un sacco di persone (tanto per cambiare), ma la situazione è decisamente piacevole e gestibile. Le vie sono piene di venditori che urlando ai quattro venti quanto sia fico il loro locale o la loro mercanzia ti invitano ad acquistare o consumare. Poco lontano da questo turbinio di Gente Giovane (età dai 15 ai 25 massimo) c'è il primo complesso di templi giapponesi che ho l'onore di visitare.
In un'atmosfera assolutamente rilassata e pacifica ho infatti potuto assistere al tradizionale matrimonio jappo (non oso pensare quanto abbiano pagato gli sposini), giusto in tempo per dirigermi alla stazione di Tokyo dove ho appuntamento alle 15 con Junko-san, una signora giapponese che parla italiano e che fa la guida volontaria ai turisti italiani. Ci incontriamo senza che la mia assenza di orientamento possa ostacolarmi (strano) e mi porta subito a visitare il parco del castello imperiale che è estremamente bello, pur considerando che il castello, dell'epoca Edo, non c'è più perchè distrutto. Dunque ci facciamo un giro a Ginza, il quartiere dove Jungo-san lavora come grafic designer e che è sostanzialmente l'equivalente di Montenapoleone a Milano. C'è anche il tempo per una visita al palazzo della Sony (spettacolo la tv con tecnologia 3D) ed ad un centro commerciale molto elegante dove ci mangiamo un gelato che lei mi descrive come tradizionale, ma che appare e costa come quello del Mc Donald. Ci diamo appuntamento a domenica pomeriggio a Roppongi per visitare la Tokyo Tower e per pranzare assieme, ad ogni modo mi accompagna fino al treno che devo prendere ed aspetta che sia salito prima di tornare a casa.
Rincaso (con i soliti 10-15 minuti di ritardo causa strada sbagliata) e trovo una vagonata di tofu, sashimi, verdure, soia e wasabi ad aspettarmi...solite scene da morto di fame (anche se credo che la cosa li renda felici).

Mattia

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